The Good Mothers: la serie made in Italy su Disney+

Uno sguardo senza precedenti all’interno di un ramo mortale e oscenamente dettagliato della mafia italiana e l’elettrizzante storia delle donne che hanno rischiato tutto per distruggerla.

Questa è la nuova serie The Good Mothers, che offre una svolta unica al genere criminale: la mafia è vista interamente dal punto di vista femminile.

La serie tv, prossimamente in uscita sulla piattaforma Disney+, è stata selezionata per il Festival Internazionale del Cinema di Berlino, in concorso nella sezione Berlinale Series, nuovo premio istituito quest’anno.

The Good Mothers è composta da sei episodi e originariamente doveva essere prodotta dalla House Productions nel Regno Unito, ma Disney+ voleva raccontare la storia nel modo più autentico possibile, quindi ha deciso di accostare la società britannica con la nostrana Wildside, che porta avanti progetti internazionali come L’amica Geniale.

Come produttrici esecutive della House Production figurano Juliette Howell e Tessa Ross (Brexit: The Uncivil War) mentre, per Wildside, Mario Gianani e Lorenzo Gangarossa. Scritta dal vincitore del BAFTA Stephen Butchard (Baghdad Central), la serie tv è tratta dall’avvincente libro del pluripremiato giornalista della Foreign Press Association, Alex Perry.

Anche alla regia vi è una collaborazione internazionale, da una parte Julian Jarrold – già dietro la macchina da presa per The Crown e The England – dall’altra Elisa Amoruso, che in passato ha diretto diversi film e documentari.

The Good Mothers è interpretata da Gaia Girace (L’amica geniale) nel ruolo di Denise Cosco, Valentina Bellè (Catch-22, I Medici) nei panni di Giuseppina Pesce, Barbara Chichiarelli (Suburra – La serie, Favolacce) in quelli del magistrato Anna Colace, Francesco Colella (ZeroZeroZero, Trust) in quelli di Carlo Cosco, Simona Distefano (Il Traditore) nel ruolo di Concetta Cacciola, Andrea Dodero (Non odiare) in quello di Carmine e Micaela Ramazzotti (La pazza gioia) nel ruolo di Lea Garofalo.

La mafia calabrese, meglio nota come ‘Ndrangheta, è una delle organizzazioni criminali più ricche e spietate del mondo, con ramificazioni che si estendono dagli Stati Uniti fino all’Australia. Controlla il settanta per cento delle forniture di cocaina ed eroina in Europa, gestisce racket di estorsioni miliardari, intermedia traffici illegali di armi – rifornendo a criminali e terroristi – e saccheggia le casse dell’Italia e dell’Unione Europea.

Il potere della ‘Ndrangheta deriva da un mix macista di violenza e omertà. Eppure resiste grazie ai legami familiari: nel sindacato ci si nasce o ci si sposa. La lealtà è assoluta, lo spargimento di sangue è venerato, si va in prigione o nella tomba e si uccide a sangue freddo il proprio padre, fratello, sorella o madre pur di non tradire la Famiglia. La venerazione della ‘Ndrangheta per la tradizione e la propria storia è accompagnata da una violenta misoginia. Le donne sono considerate alla stregua di un oggetto, merce di scambio per costruire e mantenere le alleanze tra i clan, e le percosse, o anche peggio, sono di ordinaria routine.

La trama racconta di come nel 2009, dopo che una moglie maltrattata della ‘Ndrangheta fu uccisa per aver consegnato le prove allo Stato, il procuratore Anna Colace (Barbara Chicchiarelli) considerò una possibilità allettante: che il sessismo della ‘Ndrangheta potesse essere il suo più grande difetto e la sua arma più efficace. Avvicinandosi ad altre due consorti di mafiosi, Anna le convincerà a testimoniare in cambio di un nuovo futuro per loro stesse e per i loro figli.

Una saga femminista di vero crimine e giustizia, The Good Mothers è la storia avvincente di una battaglia ad alta posta che contrappone una donna brillante e determinata che lotta per salvare una nazione a mafiosi spietati che lottano per la loro esistenza. Nel mezzo ci sono tre donne che combattono per i loro figli e per la loro stessa vita.