Venezia76: Joker, di Todd Phillips

Joker – In concorso

Regia:Todd Phillips
Durata:118’
Lingua:inglese
Paesi:Usa
Sceneggiatura:Todd Phillips, Scott Silver
Fotografia:Lawrence Sher
Montaggio:Jeff Groth

Con Joker Todd Phillips cerca di creare una figura in grado di fare da contrappeso all’icona Batman. L’impianto narrativo dell’opera è estremamente classico, uno schema tipicamente proppiano che segue l’evoluzione di un personaggio da carattere comune a eroe della vicenda.

Quello che sostanzialmente vuol fare il film è mantenere una struttura tradizionale ma allo stesso tempo ribaltarne il significato interno, riflettendo sulle dinamiche che hanno sempre caratterizzato la figura del cattivo, dell’antagonista.

Lavoro sicuramente interessante, ma già ampliamente affrontato da registi come Shyamalan (Unbreakable, Split, Glass), Zack Snyder (Watchmen) o addirittura, trascendendo il discorso cine-fumettistico, Vince Gilligan (Breaking Bad).

Joker ha la scrittura tipicamente rovesciata del prequel, ma priva di un reale studio su questa tipologia di modello, con la conseguente problematica di risultare (a volte) troppo costruito ed impostato, quasi a voler cercare ossessivamente l’effetto sullo spettatore.

Phillips inoltre ricalca palesemente lo schema scorsesiano di Re per una notte e Taxi Driver, ma non ne rielabora abbastanza il discorso e le intenzioni di base, risultando un’opera (spesso) troppo di maniera.

Joker resta comunque un film con buonissime intenzioni e abbastanza raffinato in alcune sue parti, che porta anche una riflessione sulla concezione di humor come grimaldello per l’accettazione sociale.

(Gabriele Plutino)